Il Papa ai Pentecostali:«Superiamo i confini tra i cristiani»
Luglio 30th, 2014 by Francesca BaldiniNel dialogo ecumenico è l’amicizia quello che conta. E conta di più dei tavoli ufficiali dove gli esperti si confrontano. È questo il messaggio che ha inteso offrire papa Francesco con la visita al suo amico pastore Giovanni Traettino, fondatore e apostolo della Chiesa evangelica della Riconciliazione di Caserta.
L’incontro è stato definito «di portata storica» dal vice-direttore della Sala stampa vaticana Angelo Scelzo: «Il Papa ha apprezzato molto l’intervento del pastore Traettino incentrato su Cristo fondamento dell’unità rilevandone non solo lo spessore ecumenico, ma anche la vicinanza umana».
Dopo la visita di sabato scorso, Bergoglio è giunto di nuovo a Caserta lunedì mattina a bordo di un elicottero dei Carabinieri e in auto ha raggiunto alla periferia della città l’edificio di culto della Chiesa del pastore, ancora in costruzione. Traettino ha detto al Papa: «Con un solo gesto ha allargato la porta superando le complicazioni protocollari e andando direttamente al cuore delle relazioni umane accelerando la realizzazione di quello che appare come il sogno di Dio. Con uomini come lei c’è speranza per noi cristiani».
Poi ha aggiunto. «Ha voluto toccarci, abbracciarci,vederci di persona mostrando grande coraggio. Non si è accontentato di un documento, è venuto di persona. Questo è il terreno su cui costruire ogni dialogo tra noi». Prima di cedere parola al Papa, Traettino e Francesco si sono stretti in lungo abbraccio.
Il Papa ha risposto rilevando che l’unità è «fondamentale» per i cristiani, ma «bisogna superare i confini tra le Chiese cristiane, che non sono nate separate». Ha ammonito che «non si può predicare un Vangelo intellettuale», perché «il Vangelo è verità, amore e bellezza».
Ha fatto riferimento allo Spirito Santo che «fa la diversità nella Chiesa»: «La diversità è tanto bella, ma lo stesso Spirito Santo fa anche l’unità così che la Chiesa è una nella diversità: per usare una parola bella, una diversità riconciliante. Lo Spirito Santo è armonia, armonia nella diversità».
Quindi ha indicato dove ci si può incontrare: «Sulla strada dell’unità ci farebbe bene toccare la carne di Cristo, andare nelle periferie, dove ci sono tanti fratelli bisognosi di Dio, che hanno fame, ma non di pane, bensì fame di Dio».
Bergoglio poi ha chiesto perdono per le persecuzioni dei cattolici contro i pentecostali: «Tra quelli che hanno perseguitato e denunciato i pentecostali, quasi come fossero dei pazzi che rovinavano la razza, c’erano anche dei cattolici: io sono il pastore dei cattolici e vi chiedo perdono per quei fratelli e sorelle cattolici che non hanno capito e sono stati tentati dal diavolo».
Il riferimento è alla leggi razziali italiane a ad una circolare del 1935 firmata dal sottosegretario all’interno del governo fascista Buffarini-Guidi, che vietava il culto pentecostale, introdotto in Italia nel 1928 e non ammesso dalla legge sui culti del ‘29. Nella circolare quelle dei pentecostali venivano definite «pratiche religiose contrarie all’ordine sociale e nocive dell’integrità fisica e psichica della razza». Molti pentecostali vennero denunciati alla polizia fascista dai parroci e vennero arrestati. Un pentecostale venne ucciso nella strade delle Fosse Ardeatine. Si chiamava Fidardo De Simoni e aveva 46 anni. Un altro pentecostale italiani Antonio Brunetti venne ucciso nelle camere a gas del lager di Mathausen.
La circolare fascista con la messa al bando del culto venne abolita solo nel 1955, dopo che l’anno prima le Assemblee di Dio in Italia, nome che presero le Chiese riformate pentecostali, ricorsero al Consiglio di Stato contro l’allora ministro dell’Interno Mario Scelba. Il ricorso venne accolto quando Scelba nel frattempo era diventato presidente del Consiglio dei Ministri.
Nel 1996 a Rimini, durante una assemblea del Movimento dei rinnovamento carismatico (i pentecostali cattolici) venne solennemente chiesto perdono delle persecuzioni e padre Raniero Cantalamessa, il predicatore della Casa Pontificia molto vicino ai carismatici cattolici, ripeté la richiesta durante una delle sue trasmissioni televisive. Lunedì mattina a Caserta è stato il papa a chiede perdono a nome di tutta la Chiesa.
di Alberto Bobbio
Fonte: famigliacristiana.it