EXPO 1 Settembre // Il cibo dello spirito : 11 religiosi firmano la Carta di Milano
Settembre 3rd, 2015 by Luigi De SalviaSenza sincretismo, la ricchezza di diverse benedizioni sul cibo ha ricordato il vero significato del nutrimento, del Creato e della fratellanza spirituale nell’unico Creatore
“È la prima volta che il cibo di tutto il mondo viene benedetto da così tante religioni”, ha affermato questa mattina il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, aprendo a Expo Milano insieme al commissario unico Giuseppe Sala l’evento “Il cibo dello spirito”, svoltosi in coincidenza con la “Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato” voluta da Papa Francesco proprio oggi, 1 settembre 2015. 11 rappresentanti di Induismo, Buddismo, Ebraismo, Cristianesimo Ortodosso, Cattolico, Protestante e Islam hanno infatti espresso una particolare sintonia di intenti nel firmare la Carta di Milano, un documento sottoscritto da cittadini, società civile e imprese “per assumerci impegni precisi in relazione al diritto al cibo come adesione concreta e fattiva agli Obiettivi del Millennio per uno Sviluppo Sostenibile promossi dalle Nazioni Unite”.
Svamini Hamsananda Ghiri, Vice Presidente dell’Unione Induista Italiana Rav Elia Richetti, già presidente dell’Assemblea Rabbinica Italiana Maestro Carlo Tetsugen Serra, Monastero Zen “Il cerchio” Lama Paljin Tulku Rinpoche, Centro Studi Tibetani “Mandala” Dorothee Mack, pastora evangelica metodista Mons. Luca Bressan, responsabile per l’Ecumenismo e il Dialogo della curia di Milano Arciprete Traian Valdman, Diocesi Ortodossa Romena di Milano Pastore Giuseppe Platone, pastore titolare della Chiesa Valdese Piergiorgio Acquaviva, Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano Imam Yahya Pallavicini, vice presidente COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana Asfa Mahmoud, Presidente della Casa della Cultura Musulmana di Milano
Durante l’incontro, pro mosso da EXPO Milano 2015 e moderato da Simone Molteni di ExpoNet, dopo un breve intervento di sostegno all’iniziativa i religiosi hanno recitato in accordo alla propria dottrina e simbologia una benedizione sul cibo. Nel pieno rispetto delle diverse ritualità si è trattato forse di un segno di come la ricchezza delle diverse religioni presenti in Italia possa contribuire a temi etici fondamentali declinando assieme fede e responsabilità civile. “L’augurio è che da questa Carta di Milano Expo 2015 si possa irradiare una nuova oasi di cambiamento di quella mentalità decaduta che viola e aggredisce le risorse naturali, non rispetta l’identità dell’uomo e ignora il richiamo atemporale delle religioni – ha affermato il vicepresidente COREIS, Imam Yahya Pallavicini – Un’oasi veramente ecumenica e interreligiosa dove fraternamente ci si possa dissetare e nutrire sia spiritualmente che praticamente e sostare ritrovando le corrispondenze con la dinamica dell’armonia divina e ispirare le sane ricadute tra tutti i popoli della terra” La Carta di Milano è frutto di 42 tavoli di lavoro su temi diversi legati al cibo, fra cui anche un incontro svoltosi il 21 maggio durante lo scorso mese di Ramadan (“Il cibo dello spirito nella Carta di Milano”, ), al quale avevano partecipato già alcuni dei rappresentanti religiosi presenti anche oggi.
Un momento della distribuzione di cibi da molti paesi del mondo