AUGURIAMO AD AMICHE ED AMICI EBREI OGNI BENEDIZIONE PER YOM KIPPUR
Ottobre 3rd, 2014 by Luigi De SalviaYom Kippùr – giorno dell’espiazione– è con Rosh Hashanà ( il Capodanno ebraico ) la ricorrenza più solenne per il popolo ebraico
Kippur
Yom Kippùr – giorno dell’espiazione- cade il 10 di Tishrì. È il giorno del perdono, il più sacro dei dieci giorni di contrizione, il più importante di tutta la liturgia. In questo giorno chiediamo al Signore di perdonarci per tutti i nostri peccati e di iscriverci nel Libro della Vita, della Pace e della Benedizione. E il Signore in questo giorno “suggella” la Sua decisione. A Kippùr ogni lavoro è assolutamente proibito e, secondo l’istruzione biblica (Levitico 23-32): “Voi affliggerete le vostre persone”, ci si deve astenere da ogni cibo e bevanda per 25 ore, dal tramonto della sera precedente, vigilia, fino al comparire delle prime tre stelle la sera dopo. Il digiuno, infatti, ci aiuta a far teshuvà -espiazione- ma da solo non basterebbe: occorre, soprattutto, il nostro vero pentimento e la promessa di comportarci sempre bene. E non solo al Signore dobbiamo chiedere perdono, ma anche a tutte le persone a cui abbiamo recato offesa. Mentre a Rosh Hashanà il suono dello shofàr è prescritto dalla Torà ed è l’elemento principale della festa, a Kippùr lo shofàr è suonato solo a conclusione della giornata. Il sabato tra Rosh Hashanà e Kippùr si chiama shabbat teshuvà -sabato di penitenza-. Si legge un brano di Osea in cui il Profeta dice: “Ritorna, o Israele al Signore tuo Dio”. Quasi per esprimere la propria fiducia in un lieto futuro, molte persone, finito Kippùr, iniziano la costruzione della sukkà – capanna – Kippùr si basa su tre concetti fondamentali: esame di coscienza (cheshbonòt néfesh), confessione delle nostre colpe (viddùi), espiazione (kapparà) e perdono (selichà).
( Note dal sito della Comunità Ebraica di Torino )